AMENDOLARA.EU - Il primo portale di informazione e cultura dell'Alto Jonio Calabrese

Cerca

Vai ai contenuti

La Festa del Santo Patrono

Feste e Tradizioni

amendolara processione di san vincenzo anni '60

La Festa del Santo Patrono San Vincenzo

La festa si celebra ogni anno l'ultima domenica del mese di aprile. Fu istituita probabilmente dai frati Domenicani di Amendolara intorno al '600 per onorare il grande confratello elevato da Callisto III agli onori degli altari appena qualche anno dopo la sua morte, avvenuta il 5 aprile del 1419 nella città di Vannes in Bretagna.
Vincenzo Ferrer, questo è il suo vero nome, nacque in Spagna, a Valenza il 23 gennaio 1350. Sin da ragazzo si distinse per la sua spiccata intelligenza tanto da divenire, dopo essere entrato nell'ordine dei frati domenicani, uno dei più grandi dottori della Chiesa. Per le sue eccellenti doti di oratore fu mandato a predicare per l'intera Europa. Durante uno dei periodi più bui della storia della Chiesa, ovvero lo scisma d'occidente, fu tra i principali artefici della sua riunificazione. La tradizione religiosa c'e lo rappresenta vestito con l'abito dei domenicani mentre sostiene con la mano sinistra un libro che riporta una frase del libro dell'Apocalisse "Temete Dio e dategli onore, perché è giunta l'ora del suo giudizio". La stessa frase che il grande taumaturgo pronunciò nel 1416 nella cattedrale di Tolosa atterrendo come fulminati gli ascoltatori. San Vincenzo però non è percepito, come sostenuto da un noto biografo, dall'anima popolare per la sua grandezza storica, ma piuttosto perché lo sente vicino alle sue aspirazioni e alle sue miserie. E' proprio per questo che il grande apostolo di Dio riscontra particolare simpatia presso la gente del Sud, dove centinaia di borgate lo hanno adottato a proprio santo patrono.
Le manifestazioni religiose in onore del santo sono oramai da decenni accompagnate da quelle che potremmo definire l'aspetto folcloristico, che ad Amendolara si caratterizza per l'accensione dei falò, meglio conosciuti come "fucarazzi", le sere del venerdì e sabato precedente la domenica della festa.
I falò vengono accesi, l'uno dopo l'altro nei diversi rioni del paese, dinanzi ad una folla festante che si esalta dinanzi ai giganteschi fuochi, mentre scorrono le note delle canzoni più famose suonate dalla banda musicale.

Santino Soda



Torna ai contenuti | Torna al menu